Tutto è energia.
Così inizia un’affermazione di Albert Einstein che vi riportiamo per intero:
“Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è Filosofia, questa è Fisica.“
Perché parliamo di energia associata al concetto di diversità e inclusione in azienda?
Perché è partendo dall’equilibrio dell’energia che “è”, direbbero le filosofie orientali, che l’uomo può attingere da ogni sua dote, dono e talento per farne strumento di supporto nell’affrontare la vita lavorativa e privata in connessione con gli altri.
Le discipline orientali, si basano sul fatto che tutti i fenomeni dell’universo sono permeati dall’energia vitale, che è la componente essenziale della vita.
Giorno e notte, bianco e nero, sinistra e destra, sole e luna, inspirazione ed espirazione, vita e morte, nascita e termine. Tutto ci parla di due energie che nella loro complementarietà formano l’unità del processo: quella maschile e quella femminile.
La coesistenza dell’energia femminile e maschile viene rappresentata nel simbolo del Tao come un cerchio diviso in due parti uguali: una nera, rappresenta l’energia lunare o femminile, e una bianca, rappresenta l’energia solare, ovvero quella maschile.
È importante notare come ogni parte possiede al suo interno un puntino della sua parte complementare, quindi il semicerchio nero avrà un puntino bianco, mentre il semicerchio bianco avrà al suo interno un puntino nero.
Questo rappresenta la coesistenza delle due energie, dove all’interno dell’una esiste anche l’altra e dove una non può esistere senza l’altra.
Attenzione: stiamo parlando di energia maschile e femminile, che non ha nulla a che fare con il gender!
Cosa si intende per energia maschile e femminile?
Abbiamo detto che non si tratta di gender, ma di “forze” di energia di espansione e contrazione.
E’ maschile l’inspiro e femminile l’espiro.
E’ maschile il giorno e femminile la notte.
E’ maschile un uragano e femminile l’acqua.
Credo che alla base di qualsiasi tematica relativa alla diversità ed inclusione in azienda ci sia proprio la necessità di osservare, riconoscere ed accogliere le nostre parti opposte per armonizzare ed integrare la nostra energia maschile e femminile.
Solo da questa armonizzazione emerge innovazione, creatività e pienezza di vita.
Diversità ed inclusione in azienda comprendere attraverso gli archetipi
La parola archetipo deriva dal greco antico col significato di «immagine», composto da arché (άρχή, cioè «inizio, principio originario») + typos («modello, marchio, esemplare»). Il termine viene usato, per indicare i simboli innati e predeterminati dell’inconscio umano, soprattutto collettivo.
La psicanalisi con Carl Gustav Jung ci parla di animus e anima.
L’Anima, femminile, aggraziata, feconda come la terra, accogliente come una madre, sacra come una donna;
l’Animus, maschile come un seme, forte come un padre, sicuro come un uomo;
sono i principi archetipici insiti nell’essere umano, e che rappresentano gli elementi della psiche.
L’Archetipo maschile risponde a solarità, razionalità, ordine, logos, logica analisi, dominio, forza, azione, determinazione. La vista è il senso che prevale sugli altri.
L’Archetipo femminile risponde a lunarità, oscurità, sentimento, anima, invisibilità, creatività, accoglienza, riflessione, cura. Il senso prevalente è il tatto, legato alla carezza, al gesto che guarisce.
Le due parti sono spesso in conflitto, in primis, dentro di noi.
Se lottiamo con il maschile o il femminile fuori di noi, allo stesso modo la lotta sta accadendo dentro di noi.
Il conflitto ci allontana da ciò che è ricchezza della diversità ed inclusione in azienda
Consapevolezza prima di tutto. La parola consapevolezza, pur essendo di grande valore, oggi mi sembra parecchio abusata.
Vorrei al momento intenderla solo come attenzione.
Attenzione a ciò che è dentro di noi, così come all’esterno, forze psichiche opposte e distinte, ma non separate.
Lo stesso vale per l’azienda che, vista come un organismo composto da diverse parti, racchiude in sé le due energie: quella maschile e quella femminile.
Abbiamo proposto una visione di conflitto per comprendere natura e causa, e quindi un approccio nella direzione del nostro equilibrio ed armonia
Il primo passo è proprio riconoscere il nostro conflitto interno.
Di per sé un conflitto è la presa d’atto che esistono posizioni diverse rispetto ad un problema comune.
Questa non è una situazione negativa, ed anzi può essere un’occasione per attivare un interessante processo di problem solving finalizzato ad individuare una soluzione con il contributo di tutti i soggetti coinvolti.
Una situazione conflittuale diventa realmente problematica quando è gestita male e si trasforma in uno scontro tra persone.
- Quali sono le voci, le credenze, i condizionamenti che, come tante
“ personcine”, si affollano dentro di noi?
- Come riconoscere cosa ci appartiene ancora e cosa è frutto di credenze e condizionamenti?
- Come riconosciamo la nostra energia maschile? Prova a fare un elenco delle tue caratteristiche “maschili”
- In quali ambiti le esprimi maggiormente?
- Cosa ne pensi della tua energia maschile?
- Come riconosciamo la nostra energia femminile? Prova a fare un elenco delle tue caratteristiche “femminili”
- In quali ambiti le esprimi maggiormente?
- Cosa ne pensi della tua energia femminile?
Diversità ed inclusione in azienda, oltre gli stereotipi
Il concetto di base è che la ricchezza, l’innovazione e la creatività sono ben oltre la somma delle parti.
Questa è la chiave di lettura che vorremmo suggerire.
Ogni cosa ha un valore, e se si manifesta in un dato momento, quello è il valore che ti è stato dato da integrare nella tua vita.
Il concetto può sembrare troppo filosofico ma ci sentiamo di sostenerlo a favore di una reale connessione che vada oltre lo stereotipo.
Il rischio di un approccio superficiale di diversità ed inclusione in azienda tra maschile e femminile è di ricadere in schemi e classificazioni.
Sia nella donna che nell’uomo contattare l’energia femminile conduce a sviluppare anche l’energia maschile e viceversa.
Le 2 energie sono intrinsecamente connesse, la crescita dell’una promuove l’altra.
Ciò sta nella natura delle cose. Non vi è antagonismo tra di esse.
Il conflitto è solo della mente, nell’ego.
L’uomo che teme, connettendosi al proprio femminile di perdere qualcosa, della sua mascolinità è prigioniero di un modello, di un condizionamento.
Altrettanto lo è la donna che, in preda ad una reazione contro l’eccesso di mascolinità nella sua vita, vuole sviluppare il femminile, ma lo fa con attaccamento, polarizzandosi in atteggiamenti considerati femminili che, in realtà sono tali solo nella forma, ma non nell’essenza.
Esiste, d’altro canto, un cervello con 2 emisferi: l’emisfero destro dedito alle attività artistiche, immaginative, intuitive, sensoriali.
E’ il nostro cervello poetico.
L’emisfero sinistro invece è il nostro cervello razionale, logico analitico, di calcolo.
E’ il nostro cervello intellettuale.
I 2 emisferi sono strettamente correlati tra loro tuttavia, secondo diversi recenti studi, il cervello maschile contiene molte più’ interconnessioni all’interno dei 2 emisferi, mentre quello femminile, grazie all’attività più estesa del corpo calloso, ha maggiori connessioni tra i 2 emisferi.
Di conseguenza, nella donna il cervello ha circa il 4% in meno di neuroni, ma meglio collegati.
Nell’uomo il cervello pesa 100 gr in più di quello della donna, i 2 emisferi sono separatamente più specializzati, predomina l’emisfero sinistro.
L’uomo ha un grande senso dell’orientamento e il senso della direzione è immediato.
Stewart-Williams, Steve nel suo libro La scimmia che ha capito l’universo, ci dice anche che ci sono anche attività scritte nel DNA :
Donna:
- Comportamenti fino-motori (maneggiare cose molto piccole, ricerca e raccolta)
- Calcolo aritmetico
- Migliore Percezione, Attenzione, Memoria (immaginiamo la donna “raccoglitrice)
- Visione Periferica ( Ricerca Raccolta Adattamento)
Uomo:
- Migliore percezione relazioni spaziali (es. parcheggio)
- Bravi a ruotare mentalmente l’oggetto (es. cubo di Kubrick)
- Rapporto Tempo/Velocità (uomo cacciatore)
- Visione a tunnel (es. in casa non trovano mai quello che cercano..)
Non sono soltanto convenzioni socio culturali. Sono parte integrante della nostra natura animale. Lo stesso vale anche per le abilità comunicative, dettate proprio da una diversa percezione:
Donna:
- Si accorge subito se qualcosa non va
- Cervello interconnesso
- Rete di pensieri
- Intuizione
- Sfumature e Globalità
- Empatia
Uomo:
- Cervello settoriale, pensiero a blocchi a cui corrisponde l’azione sequenziale.
- Più razionale
- Capacità di sintesi
- Leadership competente e direttiva
- Ha bisogno di trovare sempre una soluzione immediata
Anche in termini di realizzazione personale, potremmo semplificare dicendo che è più di testa nell’uomo, di cuore nella donna.
Donna:
Va in tilt se ci sono problemi di:
- Instaurazione di rapporti
- Comprensione e comunicazione
- Intimità affettiva
- Bisogno di affiliazione
- Più tendente al realismo
Uomo:
La realizzazione personale passa attraverso:
- Il lavoro
- I risultati concreti
- I beni materiali
- Conquista di obiettivi
- Affermazione del Sé (rango, status, ruolo svolto)
- Intimità fisica
- Tende a sopravvalutarsi (economia ormonale= testosterone la fa da padrone)
L’armonizzazione prevede il cervello del cuore.
Se non avessimo avuto a che fare con un femminile materno attivo saremmo morti.
Nel momento stesso in cui siamo venuti al mondo, al di là che ognuno ha dato e ricevuto in maniera diversa, ma tutti abbiamo avuto a che fare con un’energia femminile attiva.
Il cervello del cuore genera:
Femminile materno attivo
- Verità
- Bene
- Giustizia
- Unità
- Coraggio (azione del cuore)
- Cura
- Vuoto
- Azione
La direzione è il cambio di visione, e di cultura.
Un’apertura verso la vita e le sue manifestazioni.
Un’accoglienza più ampia al di là del genere e del modo.
Il femminile crea e trasforma, il maschile concretizza e cristallizza.
Riconoscere e valorizzare questa unione, all’interno e fuori di noi, rende possibile l’armonia, l’equilibrio, l’equanimità che generano benessere, intuizione, soddisfazione e creatività.
ENERGYOGANT
Il metodo Energyogant concreto e misurabile, ha come intento il miglioramento e il sostegno dell’energia personale anche nei momenti di alto impatto lavorativo.
E’ suddiviso in 4 macro aree all’interno delle quali vengono forniti strumenti e feedback per sviluppare energia, creatività, concentrazione e vitalità nel singolo, migliorando il benessere organizzativo.
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