Energia maschile e femminile nella leadership
Maschile e femminile sono, prima di tutto, forze energie archetipiche, che ci abitano.
Abitano noi, come persone, al di là del gender e del ruolo. Abitano l’intero universo, più di quanto siamo consapevoli. Gli archetipi non riguardano il genere biologico, ma aspetti simbolici (simbolo=simballo=unione) che tutti possediamo. Sono forze da cui non possiamo scollarci, nonostante la nostra mente separativa e duale. E’ proprio qui il vero malessere.
Nella leadership questo significa:
- Imparare a dialogare con parti diverse di sé: il lato che struttura e decide e quello che accoglie e ascolta.
- Evitare di identificarsi solo con un ruolo (“il capo razionale”, “la guida empatica”) e invece ampliare il ventaglio di possibilità.
- Valorizzare i simboli, le storie e le emozioni che emergono nei contesti organizzativi, senza ridurli a mere “soft skills”.
Dal punto di vista energetico, le tradizioni orientali ci parlano di Yin e Yang, due qualità complementari della realtà: oscurità e luce, quiete e movimento, ricettività e iniziativa.
Non sono opposti rigidi, ma polarità che si generano reciprocamente: ogni Yang contiene un punto di Yin e viceversa. Questo paradigma offre una metafora potente per la leadership:
- Il lato Yang corrisponde all’azione, alla chiarezza, alla determinazione.
- Il lato Yin corrisponde all’ascolto, alla cura, alla capacità di accogliere l’imprevisto.
Nelle organizzazioni, un eccesso di Yang può portare a iper-controllo e stress; troppo Yin può creare indecisione o mancanza di direzione.
La sfida è coltivare un flusso dinamico, passando dall’uno all’altro in base al contesto. Pratiche come la meditazione, la respirazione consapevole o il semplice alternare momenti di concentrazione e di pausa aiutano a sviluppare quella presenza che rende possibile scegliere con lucidità dove orientarsi.
La leadership, ispirata al Tao non cerca di forzare gli eventi, ma di armonizzarsi con i processi, permettendo a persone e progetti di crescere secondo il loro ritmo naturale.
Come integrare maschile e femminile nei sistemi complessi
Quando nei sistemi organizzativi complessi il modello è spinto solo nella direzione della redditività, delle performance e della prestazione, la PERSONA resta, più facilmente, separata da sé.
C’è un prevalere dell’una FORZA rispetto all’altra. E il risultato è frustrazione, energia impegnata con eccessivo sforzo, tensione, sintomi nel corpo fisico, insonnia, ecc.
Le due forze non sono separate. Mai. Potremmo dire che tra loro esiste una sorta di entanglement. Se agisce prevalentemente l’una, l’altra non resta immobile ed indifferente. Tutte le parti sono sempre interconnesse e sono attraversate da oscillazioni collettive. La separazione non è di questo mondo.
Noi dobbiamo entrare in dialogo con queste polarità:
- MASCHILE associato ad azione, decisione, chiarezza, struttura, orientamento al risultato, struttura, analisi.
- FEMMINILE → associato ad ascolto, empatia, cura delle relazioni, intuizione, riflessione, creatività, collaborazione.
Non significa che gli uomini debbano guidare in un modo e le donne in un altro, né che servano sempre due persone — un uomo e una donna — al comando.
Quello che conta è che mettere insieme è più importante che separare. Mettendo insieme, integrando, troviamo qualcosa di più. C’è un valore aggiunto. La regola è l’interconnessione.
Non è facile, neurologicamente, usare al massimo empatia e ragionamento analitico nello stesso momento; c’è una sorta di “bilanciamento” che il cervello fa. Uno studio del Case Western Reserve University ha mostrato che quando il cervello è impegnato in attività empatiche, ossia nell’empathic concern o nel sentire le emozioni altrui, si sopprime l’attivazione della rete neurale analitica (task-positive network) e viceversa.
Ciò che poi fa la differenza è come,queste forze prendono spazio armonizzandosi. E lo fanno, per fortuna, in modo differente in ognuno, attraverso vissuti, condizionamenti e narrazioni differenti.
La bellezza autentica della diversità risiede proprio in questo svelarsi. https://www.energyogant.it/la-prima-risorsa-di-diversita-ed-inclusione-in-azienda-sei-tu/
Smantellare clichè di comportamento, che magari non ci appartengono più e che, per condizionamento sociale o paura, abbiamo abbracciato è come l’opera di uno scultore che, con lo scalpello in mano, osserva il blocco di marmo, riconosce cosa vede e trasforma il blocco, togliendo ciò che non gli serve, per far emergere la nuova forma essenziale.
Quando togliamo tutte le nostre strutture di personalità ed osserviamo chi siamo, al di là del ruolo che rivestiamo, si apre un mondo sorprendentemente potente. Spesso lo temiamo, perché ci è sconosciuto e poco controllabile. Ma qui si gioca la partita più bella e sfidante.
Integrare maschile e femminile nella leadership (https://www.energyogant.it/una-sola-leadership-larte-di-integrare-maschile-e-femminile/) significa riconoscere dentro di sé entrambe le modalità di funzionamento:
- il lato più lineare, orientato al risultato, che stabilisce confini e dà direzione;
- il lato più accogliente, che favorisce connessioni, ascolto e creatività.
Il lavoro è imparare a “passare” da una all’altra senza conflitto, scegliendo ciò che serve nel momento. Le nostre forze maschili e femminili più autentiche si incontrano, dialogano e prendono spazio.
Si apre un respiro più ampio, si allarga la visione, aumenta la chiarezza, sprigioniamo energia in abbondanza e si rafforza il nostro senso di vita. Una leadership così incontra il cambiamento e l’incertezza:
- Mantenendo decisioni chiare senza sacrificare il fattore umano.
- Sviluppando team più motivati e resilienti.
- Sapendo gestire il cambiamento, nel bilanciamento tra struttura e flessibilità.
- Creando un ambiente di lavoro che favorisca performance e benessere.
E a livello di cultura organizzativa, integrare queste polarità aiuta a:
- evitare modelli gerarchici rigidi o, all’opposto, caotici;
- creare un equilibrio tra pianificazione e innovazione;
- sostenere la collaborazione tra stili e sensibilità diverse nel team.
Non è più solo guidare tramite controllo o autorità (polarità maschile), né soltanto cercare armonia (polarità femminile), ma sviluppare un potere generativo: far crescere persone, idee e risultati contemporaneamente.
Applicazioni pratiche
Strumenti come mindfulness, journaling, coaching sistemico ed emotivo-comportamentale, bioenergetica aiutano a passare con fluidità tra struttura e intuizione. E’ un allenamento costante alla flessibilità.
1) La mindfulness come abilità di essere pienamente presenti e consapevoli del momento, osservando senza giudizio pensieri, emozioni e sensazioni. Per un leader:
- Fluidità tra struttura e intuizione: favorisce la capacità di interrompere automatismi e schemi mentali, permettendo di alternare decisioni basate su dati e procedure (struttura) a decisioni basate su insight, empatia e percezione sottile (intuizione).
- Gestione dello stress e delle emozioni: migliora la resilienza e la calma in contesti complessi, permettendo di mantenere lucidità anche in situazioni caotiche.
- Sviluppo dell’intuizione: la pratica regolare di mindfulness aiuta a percepire segnali sottili dall’ambiente o dal team, migliorando la capacità di anticipare problemi o cogliere opportunità.
Suggerimento: 10 minuti di meditazione al mattino = beneficia struttura e intuizione
2) Il journaling consiste nello scrivere in modo riflessivo, organizzando pensieri, emozioni e intuizioni. Per la leadership:
- Integrare struttura e intuizione: scrivere aiuta a dare forma alle idee e ai dati oggettivi (struttura) e a esplorare visioni, dubbi e intuizioni personali (intuizione).
- Migliorare la presa di decisioni: la pratica del journaling consente di esplorare scenari alternativi, valutare pro e contro e anticipare conseguenze senza fretta, favorendo scelte più consapevoli.
- Autoconoscenza e sviluppo personale: attraverso la scrittura, il leader può individuare schemi di comportamento ricorrenti, punti di forza e aree di miglioramento.
Suggerimento: dopo una riunione importante → integra dati e insight
3) Il coaching sistemico considera la persona all’interno di un sistema più ampio (team, organizzazione, contesto sociale) e aiuta a osservare dinamiche invisibili. https://www.energyogant.it/unasola-leadership-la-nuova-leadership-sistemica-nasce-dallintegrazione-del-maschile-e-del-femminile/
- Fluidità tra strategia e contesto umano: permette di alternare azioni strutturate (piani, processi, obiettivi) con un ascolto profondo delle relazioni e delle dinamiche emergenti (intuizione sistemica).
- Sviluppo della leadership relazionale: il leader impara a leggere segnali sottili, comprendere motivazioni nascoste e favorire coesione e motivazione nel team.
- Decisioni più efficaci e sostenibili: considerando l’intero ecosistema organizzativo, il leader può bilanciare obiettivi concreti con esigenze umane, migliorando sostenibilità e risultati.
Suggerimento osserva dinamiche di team → bilancia strategia e relazioni.
4) Yoga
- Maschile → posture dinamiche e di forza (guerriero, plank) → determinazione e assertività
- Femminile → posture aperte e flessibili (apertura del cuore, piegamenti laterali) → intuizione e ascolto
- Meditazione e introspezione sviluppano consapevolezza emotiva e attenzione al team.
5) Bioenergetica
- Grounding: radicamento e respirazione profonda → chiarezza e presenza (maschile)
- Movimento libero: shaking, stretching, respirazioni → apertura ed empatia (femminile)
- Rituali quotidiani di 5–10 minuti → armonizzano corpo, mente ed energia, favorendo leadership autentica.
Applicazione pratica: brevi sessioni prima di riunioni o workshop per percepire quale energia è predominante e modulare la leadership in modo consapevole.
Questionario Decisione vs Accoglienza
Ho preparato un questionario su Decisione (maschile) e Accoglienza (femminile)
Ogni domanda va valutata su una scala 1-5:
1 = per niente vero per me
5 = molto vero per me
Sezione A: Decisione
- Mi sento a mio agio a prendere decisioni rapide anche senza tutte le informazioni.
- Preferisco guidare un gruppo piuttosto che seguire le indicazioni altrui.
- Quando ci sono conflitti, tendo a proporre soluzioni concrete subito.
- Mi piace assumere responsabilità e leadership nei progetti.
- Mi sento motivato a raggiungere obiettivi chiari e misurabili.
- In situazioni difficili, prendo spesso l’iniziativa senza aspettare che altri agiscano.
- Mi concentro più sul risultato finale che sui dettagli delle relazioni.
Sezione B: Accoglienza
- Mi interessa capire a fondo i punti di vista di tutti prima di decidere.
- Mi sento a mio agio nell’ascoltare chi ha bisogno di supporto emotivo.
- Preferisco mediare tra persone in conflitto piuttosto che imporre la mia soluzione.
- Valuto più l’armonia del gruppo che la rapidità della decisione.
- Mi piace aiutare gli altri a sentirsi compresi e valorizzati.
- In una squadra, tendo a facilitare la collaborazione piuttosto che dirigere.
- Ritengo importante considerare l’impatto delle mie azioni sugli altri prima di agire.
- Mi sento più soddisfatto quando contribuisco al benessere collettivo che al solo raggiungimento di un obiettivo.
Come è andata? Sei un decisore dominante o un accogliente dominante? O sei un leader bilanciato?
Consapevolezza quotidiana: osserva quando prevale l’energia maschile (azione, decisione) o femminile (intuizione, flessibilità) nella tua giornata. Questo sarà un piccolo aiuta che inizierai a darti per correggere eventuali squilibri.
“Integrare maschile e femminile nella leadership significa agire con chiarezza e ascolto, decisione e flessibilità. Significa armonizzare mente, corpo, emozioni ed energia.
Se vuoi approfondire e sperimentare direttamente il progetto UNASOLA Leadership: Maschile e Femminile in azienda, contattami direttamente.
Simona 3387438166 – s.santiani@myhara.it








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