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  • Il metodo

    Benessere organizzativo aziendale: come sostenersi da leader e sostenere il proprio team

    Percorso “Energia dei numeri UNO” #3

    La Natura da sempre ci ispira e ci insegna.

    Oggi ripartiamo da Lei come maestra di forza e direzione per parlarvi di sostegno alla leadership e al team.

    Vi è capitato di attraversare un bosco ultimamente?

    Sapevate che gli alberi del bosco sono cooperativi e collaborativi?

    Esiste una rete connettiva nel sottosuolo: le radici delle piante sono infatti in grado di creare una vastissima rete comunicativa dando vita alla cosiddetta Wood Wide Web.

    I collegamenti tra gli alberi consentono lo scambio di sostanze nutrienti.

    Sembra inoltre che attraverso questo sistema sia possibile scambiare informazioni più astratte. Le piante di maggiori dimensioni, denominate anche “alberi hub”, fungono sostanzialmente da snodi mantenendo le connessioni tra le varie specie.

    E vi siete mai fermati a riflettere sulla loro strategia di mantenimento del loro “benessere organizzativo” attraverso i secoli, le guerre, le carestie, le invasioni, i boom economici fino ad arrivare all’ultima pandemia?

    Gli alberi hanno adottato una strategia di sopravvivenza e di trasformazione diversa dagli altri esseri viventi! Stare.

    Loro, 400-350 milioni di anni fa sono usciti dall’acqua e hanno deciso di rimanere fermi. Mille altre specie si muovevano.

    Pensare noi di stare fermi, abituati come siamo a muoverci e a fare, ci sembra un controsenso.

    In realtà anche gli alberi sono ben lungi da stare fermi. Il loro movimento e’ più “orchestrale”.

    Hanno messo il campo la LORO strategia per sopravvivere e L’HANNO COMUNICATA AI LORO simili.

    Cosa hanno fatto gli alberi?

    5 approcci della natura per dare sostegno alla nostra leadership a favore del benessere organizzativo aziendale:

    1)    ACCONTENTARSI: sole, acqua e anidride carbonica, loro hanno scelto pochi strumenti irrinunciabili per poter produrre energia. Un’idea geniale che i nostri alberi hanno avuto!

    2)    CONOSCENZA: come è possibile sopravvivere senza muoversi, per come lo intendiamo noi solitamente, attacco-fuga? Loro, gli alberi, in realtà si muovono eccome, conoscono le risorse che hanno intorno a cui poter attingere, gli animali amici/nemici che li circondano.

    3)    COLLABORAZIONE con il TUTTO: gli alberi, attraverso migliaia di ricettori, lo fanno. Sono capaci di farlo e si accontentano anche delle risorse che hanno!

    4)    GENERATIVITÀ’: sono loro che, con la fotosintesi, hanno permesso la vita agli altri esseri viventi, creando l’atmosfera. La pianta, solo esistendo, è l’elemento che rende possibile la vita, che è il respiro di tutti gli esseri viventi, compresi noi.

    5) CONNESSIONE: quando respiriamo e non possiamo farne a meno, siamo connessi con il mondo, permeati della stessa atmosfera, permeati indissolubilmente alla NATURA, al TUTTO.

    Ripensandoci all’interno di questo sistema ci rendiamo conto che questo NON è il nostro mondo e noi non ne siamo il centro, ma che siamo anche noi ospiti di un ecosistema più ampio, complesso e intelligente.

    Come possiamo associare la consapevolezza dell’esistenza di queste relazioni complesse e ripensarci ospiti invece che padroni?

    Il sostegno della Leadership: visione e connessione,  a favore del benessere aziendale

    Come possiamo pensare ad una leadership che valorizzi il nostro senso di ospitalità, di rispetto e riconoscimento e ci dia una visione allargata e una posizione solida?

    Non possiamo essere leader senza essere nella visione del TUTTO, nella nuova visione sistemica.

    I vecchi schemi hanno bisogno di un refresh, il nuovo leader deve assumere un nuovo stile di guida e direzione virando verso una leadership distributiva e connettiva.

    Il nuovo leader è un ricercatore, un esploratore avventuroso!

    Come un esploratore, deve avanzare con coraggio, sapersi orientare, con perseveranza e resilienza: trovare bellezza dove all’apparenza c’è caos, unione e connessione là dove pare esserci separazione, opportunità  dove c’è difficoltà.

    E cosa più importante deve ESSERE sempre in viaggio alla scoperta di nuova vita. 

    L’esploratore ha una curiosità intrinseca che lo spinge sempre a scoprire nuovi territori, riconoscendo la dimensione più ampia che lo circonda, sviluppando osservazione e ascolto attivo e silente, spesso portatori di soluzioni nuove.

    Caratteristiche  di un leader esploratore:

    Fare l’esploratore significa sapersi muovere su qualsiasi tipologia di terreno, sapersi orientare in qualsiasi momento della notte e del giorno, riconoscere i pericoli affrontarli e trovare la giusta soluzione. Ecco perché oltre al piano delle competenze, è opportuno sapersi destreggiare in ogni occasione che si presenta. 

    Che tipo di leader esploratore mi sento?

    Che relazione ho con la fiducia in me stesso/a?

    Conosco bene le mie risorse ?

    Cosa mi dice il mio corpo ?

    Chi sono io?

    Mi sostengo da solo, e/o vengo sostenuto dagli altri?

    Come e quando cerco sostegno ?

    In viaggio bisogna ricordarsi che il sostegno c’è, e parte prima di tutto dalla costruzione di una buona relazione con sé stessi, con la Natura che ci circonda, e con gli altri, che incontriamo nel percorso.

    Entrano così nella nostra dimensione di leader i temi della fiducia, della passione per il proprio viaggio, della visione periferica e dell’ascolto vigile del contesto, della capacità e velocità di adattamento, della respons-abilità e della co-respons-abilità.

    Responsabilità intesa come la capacità di risposta unica, originale e personale a se stessi, nel riconoscere i propri bisogni guardandoci davvero dentro, e nel guardare la realtà, attraverso pratiche dedicate al sostegno della nostra persona e del nostro ruolo.

    Corresponsabilità come capacità di generare connessione e correlazione con le persone che formano il nostro team, al fine di aumentare il senso di autonomia, fiducia reciproche  e appartenenza.

    La Leadership e il team: le basi per il reciproco sostegno

    Un proverbio africano ci ricorda che:

    “Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme.”

    Camminare insieme, condividere un viaggio, affrontare il cammino verso una destinazione, presuppone qualità condivise e sostegno reciproco.

    Un leader esploratore con una visione periferica del TUTTO non può prescindere dalla costruzione di relazioni basate su 3 principi:

    la fiducia: se la tua squadra non si fida di te, e i tuoi colleghi non si fidano di te sarà quasi impossibile raggiungere una meta con successo.

    Il carisma non può vincere senza l’onestà. 

    Il fascino non serve senza l’autenticità.

    La fiducia è un obiettivo nell’obiettivo: occorre tempo per conquistarla ed è semplice da abbattere, ma se il percorso è strutturato e rinnovato quotidianamente diventa una base di sostegno forte che tiene e contiene il gruppo, nei momenti di bisogno come nei momenti di successo.

    la compassione: è il sentire CON l’altro che genera connessione soprattutto nei momenti di difficoltà. Empatia, comprensione e ascolto dell’altro vanno sviluppati e stimolati quotidianamente.

    Un leader deve oggi riuscire a confrontarsi con persone con prospettive, valori e culture diverse.

    La compassione partecipa alla creazione di un ambiente piacevole, dove le energie vengono sostenute e convogliate, per mantenere buone connessioni fra tutti.

    la comunicazione: quando nel team c’è preoccupazione, ansia, paura e incertezza del lavoro, come leader ci si deve focalizzare su una comunicazione chiara, che spieghi esattamente agli altri come verranno supportati e cosa sta facendo l’azienda per questo. La chiarezza riguarda anche la posizione del leader stesso: una personale ed onesta valutazione del futuro e una condivisione di come si affronta il momento, in prima persona, darà sostegno e comunione al gruppo.

    Come possiamo attivare queste competenze anche nei nostri collaboratori e sostenere il loro benessere?

    Partendo dal presupposto che sono abilità che tutti abbiamo, in modo più o meno evidente, e che si possono sviluppare insieme alla capacità di essere e stare in relazione con gli altri.

    Come gli alberi.

    Stiamo, comunichiamo e sosteniamoci a vicenda, nel rispetto dell’ambiente che ci circonda.

    L’armonia del Bosco e’ data dal fatto che a nessuno viene chiesto di essere qualcun’altro. 

    Un pino non chiede ad un larice di diventare pino.

    Quante volte il leader tende a controllare e uniformare la squadra per renderla “ normale”? Team “ normali” porteranno risultati “ normali”.

    Eppure oggi viene chiesto ai team di essere innovativi e creativi!

    Il primo passo è osservare quali vantaggi ci porta avere un larice che fa il larice ed è felice di essere ciò che è, perché non si snatura, invece di pretendere che diventi un pino. 

    Esercizio n. 1  – SOSTEGNO AL BENESSERE AZIENDALE 

    LEADERSHIP e TEAM

    Concediti lo spazio per una piccola riflessione.

    Che immagine mentale ti procura la parola “Leadership”?

    •  Uno schieramento di soldati immobile
    •  Uno scudo
    •  un aquilone colorato
    •  un arcobaleno
    •  uno stormo di uccelli in volo

     Se pensi a un leader chi ti viene in mente?

    • Rita Levi Montalcini
    • Paolo Maldini
    • Silvio Berlusconi
    • Malala Yousafzay
    • Che Guevara

    Quando immagini uno di questi leader dove lo collochi nel corpo ?

    •  Lontano da te
    •  Dietro di te
    •  Davanti a te
    •  Di fianco a te

    Sei capace di dire no?

    • Non riesco, finisco con l’accettare sempre
    • A volte riesco ma solo tra persone della mia famiglia
    • Sì, ma dopo me ne pento subito
    • Sì sempre.

    Quanto sei disponibile al cambiamento?

    •  Mi accontento di come sono
    •  Ci ho provato alcune volte ma era sbagliato il momento
    •  Penso che il cambiamento sia da stimolo alla mia ricerca e crescita personale
    •  Ogni volta che ho provato ho sempre fallito

    Come fai a dire di poterti fidare di qualcuno?

    •  Generalmente preferisco non fidarmi
    •  Penso che le persone intorno a me siano abbastanza inaffidabili
    •  Quando l’altro mi ha dato prova di lealtà e onestà
    •  Fiducia e cooperazione vanno di pari passo

    Chi o che cosa ti sostiene nell’esprimere la tua leadership oggi?

    • pianificazione e governance
    • yoga
    • mindfulness
    • coaching
    • studio e letture, ecc

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    Annota le tue risposte, ritorna a noi fra qualche ora, e se sarai all’ENERGYOGANT WEBDAY potremmo condividerle e confrontarle insieme.

    Nel frattempo  ti aspettiamo la prossima settimana sul blog per il prossimo appuntamento: Agosto lo dedicheremo alla LEGGEREZZA.

    Al termine di questo viaggio ci potremo confrontare approfondendo in modo pratico ed esperienziale tutti i pillars del metodo Energyogant durante la VI edizione dell’ENERGYOGANT WEBDAY.

    Le iscrizioni sono già aperte e puoi richiedere informazioni o riservare già il tuo posto qui.

    Ti aspettiamo!

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