tratto da www.wellnest.live Marzo 2018
Da quando avevo 16 anni ho sempre avuto un’attrazione per il benessere della persona. Dal punto di vista fisico ero una sportiva, adoravo sciare e camminare in montagna, praticavo l’aerobica della Jane Fonda e correvo più volte la settimana. Sono diventata istruttrice di aerobica negli anni ’80, poi insegnante di mat Pilates e successivamente, per crescita personale, istruttrice di hatha yoga, certificate C.S.E.N.
Ho sempre amato anche approfondire la conoscenza della mente umana e il mondo delle emozioni. Mi sono laureata in pedagogia ad indirizzo psicologico e non ho mai smesso di fare percorsi alchemici/emozionali. Sempre più mi sentivo orientata verso questo inscindibile connubio di corpo, mente e spirito. Sono diventata LoveManagement Coach e poi NSL Coach certificate ICF.
Ma la mia vita viaggiava da sempre su 2 binari paralleli: da una parte la Simona “olistica”, dall’altra la Simona divorziata, con 2 figli, prima responsabile mktg e commerciale nell’azienda di famiglia, poi come direzione commerciale in un’agenzia di print management &comunicazione milanese. La chiave di volta è stata la mia trasformazione personale, 15 anni fa in un periodo della mia vita molto intenso, mettendo in pratica, ogni giorno, quello che oggi ho definito: il metodo ENERGYOGANT. Ero fagocitata dale pressioni lavorative e dall’insicurezza che portano le fusioni aziendali,avevo 2 bambini piccoli e mi stavo separando, ero in un momento di grandi scelte e avevo assolutamente bisogno di essere presente a me stessa, energica e concentrata e, soprattutto, volevo stare bene con me, imparare ad ascoltarmi veramente, per poi essere capace di agire nella giusta direzione per il mio bene più grande.
Ho sempre dato molta importanza alla mia parte spiritual, non religiosa, ma spirituale sì.
Ho sempre pensato che nella vita nulla capita a caso, che ad ogni azione consegue un sempre un effetto e che essere responsabili delle proprie azioni significa sviluppare consapevolezza.
Volevo essere in salute, svegliarmi al mattino grata di tutto quello che la vita mi donava ogni giorno, non volevo farmi travolgere dalle situazioni esterne ma ascoltarmi e restare al centro della mia vita.
Così è nata myHARA prima sulla mia pelle, poi su quella degli altri.
Vivendo tutti i giorni in azienda coglievo quotidianamente il pesante stato energetico dei collaboratori, la mancanza di vitalità e passione per il proprio lavoro, qualunque esso fosse.
Vedevo sempre più che la gente notava la mia trasformazione e mi faceva domande. Sperimentavo ogni giorno come riuscivo ad essere più presente, meno in ansia, più attenta agli altri, piu’ efficace ed efficiente e le mie relazioni erano diverse piu’ costruttive e collaborative. E soprattutto io stavo bene.
Cosa ti piace maggiormente, o ti fa sentire particolarmente premiata/ricompensata del tuo lavoro?
Mi piace moltissimo lavorare con le persone, con il Valore delle persone ed essere semplicemente una “facilitatrice” che stimola le persone a ritrovare se stesse, ad attingere più consapevolmente alle proprie risorse interne per poter davvero essere persone più vitali e in salute anche in contesti con elevato livello di stress. Aiutare le persone a scardinare delle vecchie abitudini per integrarne delle nuove “buone” e sane, più consapevoli, porta nuova luce negli occhi delle persone e questa è la mia soddisfazione.
Come sono cambiate le richieste dei clienti nel corso degli anni?
Oggi le richieste, soprattutto delle grandi aziende, sono sicuramente più rivolte a rimettere al centro la persona e a fornire degli strumenti per allenare quelle che vengono definite soft skill.
La necessità è di valorizzare l’unicità delle persone ma spesso il lavoro più sottile è quello di stimolare proprio il singolo individuo a “riconoscersi”.
Quali sono i trend che vedi emergere?
Sicuramente oggi non appena dici “mindfulness” tutti sembrano affascinati, attenti e desiderosi di applicarla in azienda. Se lo stesso concetto lo esprimi con la parola “pranayama o tecniche di respiro” sembra essere meno attraente; in realtà parliamo dello stesso concetto.
C’è un trend aziendale rivolto al benessere fisico ed anche alla nutrizione.
C’è molto interesse di fronte alla proposta energyogant completa ma poi si teme di non riuscire a convincere il board ad investire in questo.
Un fatto divertente accaduto nel corso di una lezione/classe tenuta nel tuo studio?
Il giorno in cui per la prima volta ho fatto fare ad un gruppo Simhasana la posizione del leone ruggente.
In aula c’erano tutte facce impegnate e serie che ascoltavano le mie indicazioni e, all’improvviso, è stato divertente vedere il cambio di espressioni e l’energia che “catarticamente” si liberava nelle persone con facce poi luminose e divertite, quando ho detto loro che dovevano, stando seduti sui talloni con la schiena dritta, puntare lo sguardo al centro delle sopracciglia (drishti), le mani aperte come artigli davanti alla ginocchia, ed espirare buttando fuori al massimo la lingua ed emettendo un ruggito dalla pancia, con tutta la forza che avevano.
Liberarsi dai condizionamenti e mettersi a fare liberamente qualcosa di insolito permette alle persone di “lasciarsi andare” ed entrare in contatto con la parte di sé più spontanea e a quel punto l’espressione che compare sul volto è spesso quella simile ad un bambino che gioca e si sta divertendo.
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