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    Lezioni di yoga e respirazione, In corsia spunta la «mindfulness»

    tratto da “Il Giorno” Varese 23 Giugno 2018

    È il primo ospedale in Lombardia ad avere portato fra le sue corsie delle lezioni di yoga e un metodo finalizzato al raggiungimento di un maggiore benessere personale non convenzionale, a base di tecniche di respirazione, «consapevolezza» del proprio corpo e qualche attenzione in più in cucina (per rendersi conto di quanto il cibo e la sua energia possano influire sulla nostra salute).

    Tre mesi intensi d’incontri, il Venerdì pomeriggio in ospedale, con una maestra di yoga (Simona Santiani di myHara), assieme a dei «compiti» da fare a casa con diligenza, che si sono avviati alla loro conclusione giusto ieri.  Lasciando nelle 25 persone dello staff medico e amministrativo che vi hanno partecipato un nuovo modo di affrontare le difficoltà quotidiane.

    Sia chiaro: nessuno di loro gira adesso per i reparti e visita i pazienti recitando dei mantra o indossando delle tuniche arancioni.

    Ma ciò che si è creato fra medici e dipendenti della Asst – e questo era l’obiettivo che una delle artefici del progetto, la direttrice amministrativa Daniela Bianchi, si era prefissata – è un maggiore spirito di gruppo, un pizzico in più di serenità nel gestire i conflitti e, complessivamente, un ambiente di lavoro migliore.

    Fra gli entusiasti, refrattario all’inizio, addirittura quasi convinto a forza a parteciparvi, c’è Flavio Cislaghi architetto e dirigente del servizio tecnico e patrimoniale dell’ospedale. «Seguire queste lezioni di yoga in ospedale mi ha dato qualcosa in più – racconta- sia su un piano strettamente personale sia nei rapporti di lavoro, a cominciare da una maggiore tranquillità a livello mentale».

    Stessi sentimenti per Daniela Bianchi “ Il nostro è il primo ospedale a ospitare un’esperienza di questo genere. Ci piacerebbe ripeterla in futuro e, magari, coinvolgere altre figure”

    Annalisa Bodina, medico igienista. Più abituata all’attività sportiva «dura e pura», dalla palestra alla piscina. «Non ero abituata a questo approccio, per così dire, oientale- ammette- ma è riuscito a cambiare il mio modo di affrontare il lavoro». Il benessere interiore si è così riflettuto sul piano delle relazioni con gli altri colleghi generando empatia, affettività (anche attraverso il contatto fisico).
    Feeling che stanno sperimentando anche Chiara Radice responsabile della Qualità aziendale, e il farmacista Luca Varalli.

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