Loading
  • Il metodo

    La nuova Leadership è adattiva e condivisa

    nuova-leadership-myhara

    Come l’intento potenzia la nuova  leadership

    percorso “Energia dei Numeri UNO” #10

    La nuova leadership si fonda sull’adattabilità e sulla condivisione, a prescindere da vincoli gerarchici.

    In un ambiente aziendale in costante evoluzione, dove le attese e le pressioni sono sempre più alte, la nuova leadership adattiva e condivisa necessita di 3 potenti strumenti di valore: l’intento, il NON giudizio e l’umiltà.

    Allinearsi nell’intento

    Abbiamo visto più volte come formulare l’intento: in prima persona, sintetico, chiaro e in positivo.

    Richiede  “spazio” di ascolto personale, focus per allineare chi siamo e cosa facciamo. 

    Richiede osservazione e ascolto.

    Permette a chi esercita la propria leadership di verificare se i propri pensieri, le proprie emozioni e l’espressione della propria  energia vitale siano allineati.

    Il detto popolare  “ il pesce puzza sempre dalla testa “ è il primo alert che dovrebbe ri-portare il leader all’interno di Sé, quando il team non risuona.

    Il primo insuccesso di una mancata leadership e’ proprio questo !

    Il team e’ come un’orchestra e il leader ne è il direttore.

    Osservare e riconoscere nel corpo e nelle emozioni l’armonia con i propri pensieri implica accedere anche alla propria “ parte non visibile”, alla parte più “sottile” di Sè che comunque riguarda anche ciò’ che non possiamo controllare: la parte “irrazionale” di noi. 

    E spesso contattare questa parte, attraverso l’osservazione e l’ascolto,oltre a rivelarci la nostra autenticità e unicità, fa emergere anche la nostra paura e le nostre vulnerabilità.

    Come dice la bellissima poesia di Marianne Williamson

    La nostra paura più profonda

    non è di essere inadeguati.

    La nostra paura più profonda

    è di essere potenti oltre ogni limite.

    È la nostra luce, non la nostra ombra,

    a spaventarci di più.

    Ci domandiamo: chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?

    In realtà chi sei tu per NON esserlo?

    Siamo figli di Dio.

    Il nostro giocare in piccolo

    non serve al mondo.

    Non c’è nulla di illuminato

    nello sminuire se stessi cosicchè gli altri

    non si sentano insicuri intorno a noi.

    Siamo tutti nati per risplendere,

    come fanno i bambini.

    Siamo nati per rendere manifesta

    la gloria di Dio che è dentro di noi.

    Non solo in alcuni di noi:

    in ognuno di noi.

    E quando permettiamo alla nostra luce

    di risplendere, inconsapevolmente diamo

    agli altri la possibilità di fare lo stesso.

    E quando ci liberiamo dalle nostre paure,

    la nostra presenza

    automaticamente libera gli altri.

    La nuova leadership si rafforza nella capacità del non giudizio di sé e degli altri

    Quando il corpo esprime dei disagi o le emozioni sono bloccate inevitabilmente tutto ciò inficia la leadership. Possiamo anche non prendere in considerazione questo aspetto, o pensare di dargli poca importanza, ma in ogni caso, questo e’ garantito,  il risultato sarà direttamente proporzionale al nostro intento iniziale.

    Un elemento che inficia l’intento e’ il pregiudizio.

    Come formulo il mio intento ?

    Quanto sono condizionato dai pregiudizi che ho di me stesso e/o delle persone che collaborano con me, dal contesto sociale, ecc ?

    Si dice che ognuno di noi abbia più’ dI 250 pregiudizi.

    Ne considererei, in termini di nuova leadership, almeno due :

    • la mancanza di umiltà che spesso corrisponde all’’eccesso di confidenza nelle proprie capacità o in quelle del team.
    • le credenze che non ci permettono di utilizzare la visione periferica nei confronti delle cose, ma solo una visione concentrica.

    Esercitare il NON giudizio significa allenarsi ad accogliere lo stato delle cose per quello che sono ed evitare subito di attribuire l’etichetta di “giusto” e/o “sbagliato”.

    Il non giudizio ci avvicina ad una osservazione delle cose e dei fatti, considerandoli a se stanti, più oggettivi e meno soggettivi.

    Occorre prendere distanza per esercitare il non giudizio e imparare a sentire.

    Sentire, non pensare.

    Se osservo e sento, attivo molte piu’ aree cerebrali del semplice pensare. Recenti studi di neuroscienze dicono 14 contro 2. Una bella differenza!

    Anche quando introduciamo il termine VALORE aziendale ci rendiamo conto che non e’ oggettivo, ma lo decidiamo noi.

    Cos’e’ il VALORE ?

    Per alcune aziende il valore può essere il profitto, per altre le vendite, per altre ancora la sostenibilità, ecc.

    Ecco perchè rivedere oggi i presupposti di nuova leadership  trasversale, adattiva e condivisa ha come obiettivo focalizzare tutta l’attenzione e le energie sulla rinascita di un nuovo uomo per una consapevolezza che nulla puo’ crescere e svilupparsi senza la visione dell’UNO nella molteplicità e del TUTTO nell’UNO, dove ognuno e’ DISTINTO  ma NON SEPARATO e tutto concorre.

    Il leader ispiratore.

    La  nuova leadership adattiva e condivisa non presuppone uno scarico di responsabilità né una dispersione di coordinamento: il leader resta il centro.

    A lui spettano sempre l’organizzazione e la responsabilità di visione,

    l’inquadratura dei problemi, la prospettiva, la direzione e l’azione.

    La nuova leadership diventa adattiva e condivisa se, a differenza della tradizionale, punta a sviluppare la creatività del team facendo leva sull’accoglienza e la ricchezza della diversità, permettendo l’errore e la correzione, sostenendo incentivando la passione nell’espressione della propria unicità nel team. Sempre come sostiene la Williamson : “ E quando permettiamo alla nostra luce

    di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso.

    E quando ci liberiamo dalle nostre paure,la nostra presenza automaticamente libera gli altri.

    La nuova leadership è un’espressione di gioco multiplo dove il leader e’ sempre il centro, ma è un centro focalizzato all’essere con la “E” maiuscola , al propagare, al nutrire e sostenere.

    La nuova leadership ha a che fare con la verità e non perdona, perchè implica la destrutturazione della persona.

    Persona come “maschera” :  persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, «maschera teatrale» 

    E tu che tipo di leader sei ?

    Ricorda che tu sei uno strumento a servizio di un bene più grande, che e’ far “risplendere” i tuoi collaboratori.

    Tu sei una vibrazione energetica e la tua frequenza contamina quella dei tuoi collaboratori.

    E’ da te e dalla gestione della tua energia che si sviluppa l’azione e si propaga agli altri, proprio come un sasso che cade nell’acqua.

    L’intento quindi e’ a servizio della nuova leadership come focus della  generatività che sottende l’azione. Ripartiamo da qui per generare un sistema nuovo e adattabile ai cambiamenti e alla molteplicità delle sfide che ci aspettano.

    Ricorda: l’intento genera l’azione e ne mantiene il focus.

    Anche la psicologia ci aiuta con l’Intelligenza emotiva di  Daniel Goleman, che in tanti ormai conosciamo.

    Proviamo ad identificare così le 4 nuove skill di competenza del leader che mira ad un management trasversale e condiviso :

    1 – CONSAPEVOLEZZA

    Significa conoscere la propria forza e i propri limiti, e implica comprensione emotiva verso se stessi e capacità di visione verso l’esterno.

    Lo sviluppo della consapevolezza è sostenibile attraverso la Mindfulness e il  Coaching: queste sono tecniche che possono portare rilassamento e presenza, calma mentale e rigenerazione.

    2 – RESILIENZA

    Consente di rimanere calmi quando si è sotto pressione e garantisce di riuscire a riprendersi velocemente dalle turbolenze. Allenarsi alla resilienza significa saper riorganizzare positivamente la situazione critica e ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive. Porta ad inquadrare i problemi nella giusta prospettiva.

    L’indicatore della “calma” è il nostro respiro. 

    Attraverso tecniche respiratorie che attingono dal Pranayama e dalla Mindfulness si può imparare ad  esplorare il respiro come potente risorsa interiore che migliora l’energia, che calma i “rumors” della mente, che aumenta la concentrazione e permette di accedere velocemente a nuove intuizioni.

    3 – EMPATIA

    E’ l’abilità sociale che rappresenta uno degli strumenti di base di una comunicazione interpersonale efficace. E’ la capacità di comprendere lo stato d’animo altrui. Porta con sé l’opportunità di traghettare l’azienda, o parte di essa,verso la migliore  direzione.

    Implica fare le giuste domande e non dare risposte corrette.

    Liberare la parte di creatività generativa collettiva attraverso il NON giudizio e l’accogliere la diversità come opportunità e nutrimento

    4 – COMPORTAMENTI ASSERTIVI: saper esprimere se stessi e far valere il proprio punto di vista rispettando le idee ed i diritti degli altri. Agire in modo chiaro ed efficace senza aggressioni verso gli altri trasformando le re-azioni in azioni consapevoli.

    Occorre in questo senso essere consapevoli e fedeli al proprio intento e, da quel centro, da quella forza agire utilizzando i valori della  comunicazione NON violenta.

    Questa competenza si sostiene attraverso un costante allenamento e l’utilizzo di strumenti, che aiutano a cambiare la direzione del pensiero, rendendolo sempre più allineato all’unicità e alla creatività della persona nel rispetto degli altri.

    In breve quindi possiamo definire la nuova leadership come un sistema a rete, che si sostituisce alla piramide delle vecchie gestioni.

    Una rete con al centro il leader che impiega la propria energia per far emergere maieuticamente gli altri e li connette grazie a:

    chiarezza dell’intento, 

    nuovi canali di relazione

    nuovi stimoli per i collaboratori .

    ESERCIZIO

    1. Prenditi un po’ di tempo e carta e penna. Descrivi che tipo di leader sei, cerca di descrivere te stesso nei dettagli. Aspetto fisico, qualità ecc.
    1. Cerca delle immagini, colori, testi che rappresentino la tua idea di leader e se possibile incollali sul foglio dove ti sei descritto.
    1. Chiedi ad una persona a te cara ,e/o che ti ispira , di ascoltarti e raccontagli che tipo di leader sei. E’ interessante questo esercizio perché si attivano diverse aree cerebrali e raccontarsi permette di prendere più’ consapevolezza anche di ciò che magari si pensa o si vorrebbe  essere.

    Come abbiamo detto dall’inizio del nostro percorso l’energia dei numeri UNO è reale, efficace, sempre in movimento e il suo potenziamento è parte del percorso che proponiamo con il metodo Energyogant.

    Viene a scoprire tutti i vantaggi dell’impiego del metodo in azienda partecipando alla prossima edizione dell’ENERGYOGANT WEBDAY.

    Una giornata creata per te, per farti conoscere, in modo pratico ed esperienziale, tutti i pillars del metodo Energyogant e rendere concreta e quotidiana l’ENERGIA dei numeri UNO.

    Riserva il tuo posto qui. Ti aspettiamo!

    ENERGYOGANT

    Il metodo Energyogant concreto e misurabile, ha come intento il miglioramento e il sostegno dell’energia personale anche nei momenti di alto impatto lavorativo.

    E’ suddiviso in 4 macro aree all’interno delle quali vengono forniti strumenti e feedback per sviluppare energia, creatività, concentrazione e vitalità nel singolo, migliorando il  benessere organizzativo.

  • You may also like

    No Comments

    Leave a Reply