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  • Il metodo

    Mal di testa quotidiano: un’opportunità per osservare la propria forza vitale al lavoro

    La testa è il centro della comunicazione ed è legata all’individualità e all’autonomia.

    Qualsiasi cosa tu legga in questo articolo, non crederla, verificala, portala nel tuo vissuto, traducila in un bene che si aggiunga a ciò che dai già per certo.

    Nessuno può pretendere di convincere l’altro, tanto meno su argomenti così delicati.

    Spero però di poter essere d’ispirazione. Solo questo.

    Secondo lo psicoterapeuta Jacques Martel le cause del mal di testa sono molteplici: soprattutto stress e tensione.

    Generalmente sul lato sinistro segnala un problema nelle relazioni con il mondo femminile (es. madre, partner) mentre sul lato destro indica difficoltà con il mondo maschile (es. padre, figlio). 

    Un mal di testa a livello frontale avrà a che fare soprattutto con il lavoro o il ruolo sociale. Mentre all’altezza delle tempie coinvolge il lato emotivo ( es. famiglia, coppia ). 

    Può anche essere dovuto al rifiuto delle emozioni e dei pensieri che giudico non conformi ai miei valori.

    Il bisogno di controllo e perfezione induce a voler definire in anticipo tutti gli aspetti della nostra vita.

    Vogliamo fare di testa nostra, è la nostra natura e non va giudicata. 

    Reprimiamo la spontaneità, che è un’espressione dei desideri del cuore e la sostituiamo con l’inflessibilità.

    Resistiamo ai cambiamenti, alle novità.

    Qualunque siano le cause, il mal di testa è legato strettamente alla nostra individualità.

    Il nostro corpo riceve e canalizza l’impatto di ogni nostra emozione, sia essa positiva o negativa

    Non si tratta di una relazione di poco conto, perché il rapporto tra mal di testa e stress è il risultato di un ingranaggio molto complesso, in cui i neurotrasmettitori, i metaboliti, i nervi e lo stesso cuore mettono in moto un meccanismo che, a volte, risulta davvero difficile da controllare.

    La differenza tra mal di testa ed emicrania è che, quest’ultima, è caratterizzata da un dolore intenso che colpisce solo un lato della testa e spesso è collegata a nausea.

    In ogni caso che sia mal di testa o emicrania, la nostra forza vitale è ridotta.

    Ci ritiriamo per il dolore invece di partecipare alla vita o partecipiamo con sforzo e sofferenza. 

    Che cos’è la forza, e come può esserci d’aiuto contro il mal di testa quotidiano?

    Essere forti è una questione di energia. 

    Secondo la visione psicoanalitica freudiana la forza vitale corrisponde alla pulsione di vita. 

    È quella spinta che genera sia l’attivazione sia l’eccitazione sul piano organico. 

    L’obiettivo di questa pulsione è preservare la nostra sopravvivenza.

    È una forza dinamica che va alla ricerca del piacere, scartando ciò che non lo genera. Agisce quando attiviamo meccanismi per ridurre le tensioni. 

    La pulsione è all’origine di ogni attività mentale.  

    Etimologicamente dall’ingl. pulsion, che è dal lat. tardo pulsĭo –ōnis ‘lo scacciare’, deriv. di lsus, part. pass. di pellĕre ‘espellere, mettere in moto’. 

    Si struttura in: 

    Fonte. È l’organo dove nasce la pulsione

    Forza. Ciò che spinge all’azione

    Meta. Consiste nella soddisfazione dell’eccitazione

    Oggetto. Ciò che dà soddisfazione

    Non è necessariamente di natura sessuale. 

    Va oltre tale concetto ed è comunque legato alla ricerca del piacere, della soddisfazione, dell’autoconservazione, della vita e della morte.

    Secondo le discipline orientali, invece,  in sanscrito Energia significa “Vita”.

    La forza vitale è una carica spirituale, che possediamo fin dalla nostra nascita. 

    Essa è la forza primordiale di tutta la vita, dell’universo, dell’uomo. 

    È un’energia conscia e intelligente, che vibra in ogni organismo vivente. 

    Essa dona la vita e il potere di muoverci, di pensare, di respirare. 

    Ci permette di fare tutto quello che la vita ci offre tutti i giorni. 

    L’energia o forza  vitale è la “fame” di vita, quel desiderio profondo che vuole farci vivere al massimo, è l’intensità con cui viviamo il nostro tempo, cercando di collegarlo in ogni istante a ciò che amiamo, a ciò che vogliamo, a ciò che sogniamo.

    Forza vitale alta e bassa e mal di testa quotidiano

    L’energia o forza vitale ci porta verso la strada della soddisfazione ed al raggiungimento dei nostri obiettivi. 

    Quando abbiamo uno stato di energia vitale alta ci sentiamo energici, entusiasti, vitali, allegri, determinati, concentrati, amati, fiduciosi, desiderati.

    Al contrario quando il nostro livello di energia è basso ci sentiamo male, frustrati, stanchi, apatici, sconcentrati, il mal di testa quotidiano diventa “normale” e là il nostro cammino diventa pesante, pieno di ostacoli e insoddisfazioni. 

    Dobbiamo connetterci con la nostra energia per dirigere la nostra vita. 

    Siamo noi a scegliere la nostra vita e siamo sempre noi a dirigerla verso la strada dei nostri successi, verso un’energia alta. 

    Prestiamo attenzione alla qualità dell’Energia, come cambia, come si collega ad ogni nostro pensiero, sensazione ed emozione. Siamo più facilmente portati ad  osservare l’energia degli altri che la propria, portando l’attenzione al di fuori di sé. 

    Sentiamo che nell’aria c’è qualcosa che non va, vediamo e percepiamo nell’altro la tristezza, lo stress, la depressione, la rabbia. 

    Preoccupandosi così dell’altro evitiamo di ascoltarci per capire ciò che sta avvenendo in noi stessi. 

    È la nostra stessa energia che ci manda quella sensazione, l’altro ci sta solo facendo da specchio. 

    Quando ci allontaniamo da quel luogo o persona che ci ha provocato delle sensazioni poco gradevoli ci sentiamo sollevati e stiamo meglio.

    In realtà, il malessere rimane finchè non lo comprendiamo e l’affrontiamo.

    Proviamo a chiederci :

    • Cosa mi ha dato fastidio?
    • Cosa mi ha creato disagio?
    • Cosa sto provando ora?

    Come entrare in contatto con la nostra forza vitale e allentare il mal di testa quotidiano

    A volte è utile lasciare alle spalle il passato e le cattive abitudini. 

    Queste servono solo a giustificarci.  

    Chiediamoci chi siamo, cosa abbiamo scelto di essere, come vogliamo vivere.

    Non smettiamo mai di imparare. Una volta raggiunto il nostro obiettivo, cerchiamone un altro. La nostra energia non finirà mai di stupirci, ci accompagnerà ovunque il nostro essere vorrà arrivare. Abbandoniamo le emozioni inutili. Sono loro ad ostacolare l’energia vitale. Liberiamoci dai comportamenti autodistruttivi e autosabotanti.

    A tal proposito ci viene in aiuto una storiella zen: 

    Due monaci buddhisti, un vecchio maestro e un giovane novizio, mentre erano in cammino incontrarono un fiume in piena. Sulla riva del fiume c’era una donna molto bella, che chiese loro di aiutarla ad attraversare il fiume, perché l’acqua era troppo alta per lei. Il giovane monaco indietreggiò indignato, mentre il vecchio, senza tante parole, se la pose sulle spalle e la portò all’altra sponda. Una volta attraversato il fiume, la fece scendere e i due monaci proseguirono il loro cammino. Il giovane monaco non poteva dimenticare quanto accaduto. Per ore rimproverò il vecchio maestro per la sua negligenza nel rispettare la santa regola dell’astinenza: aveva dimenticato che era un monaco? Come aveva osato toccare una donna tanto bella? Come aveva potuto prendere in braccio una donna così sensuale, lasciare che gli cingesse le braccia intorno al collo, che gli premesse il seno contro il petto? E così via. Il vecchio monaco ascoltò pazientemente l’interminabile predica. Alla fine, lo interruppe dicendo: “Fratello, io ho lasciato quella donna al fiume. Non sarà che tu te la stai ancora portando dietro?

    Il mal di testa quotidiano e i pensieri che “pesano” sono un’opportunità per osservare la nostra energia verso ciò che ci imprigiona, e non verso ciò che ci da forza, ci alimenta e ci fa fluire. E ci da libertà.

    All’insorgere dei primi sintomi dovremo ricordarci che la vita è sempre manifestazione di Vita: sia essa espressa attraverso un momento felice e gratificante sia essa espressa attraverso, un problema, una difficoltà da raggiungere.

    In questo modo potremmo disinnescare la bomba e, volgendo il pensiero, il respiro e l’impegno verso la nostra forza, sottrarre energie al mal di testa quotidiano.

    Questa è la forza che abbiamo, della quale siamo stati dotati alla nascita ma che abbiamo dimenticato.

    Stretti negli ambienti performativi, clusterizzati, dove essere nella luce richiede non essere “ il meglio di noi” ma una forma di costrizione nella standardizzazione dei processi e degli obiettivi, spesso si rinuncia sia alla ricerca della propria manifestazione che alla sua espressione.

    Repressi, arrabbiati e impossibilitati a creare diventiamo terreno fertile per il nostro mal di testa quotidiano.

    Ma siamo in buona compagnia: i pensieri circolari, le pressioni emotive, le repressioni vivono a qualunque livello della società fino ad arrivare alla testa del diamante.

    Il motivo accomuna tutti.

    Come alimentare la nostra forza vitale, tra pensieri circolari e mal di testa quotidiani?

    La sfida non è semplice e la patologia non è banale.

    Parlare di equilibrio personale, consapevolezza e libera espressione di Sé potrebbe alimentare l’idea di una soluzione astratta ad un problema concreto e soprattutto doloroso, risolvibile nell’immediato con la soppressione dei sintomi grazie ad un piccola pastiglia e un bicchier d’acqua.

    Che resta una soluzione valida nel superamento del fastidio, ma che lascia la persona priva di consapevolezza rispetto alla causa e quindi dell’occasione di curarsi fortificando (rendere forte ed in equilibrio) se stesso.

    Sì, perché la nostra forza si alimenta proprio nella prova.

    Facciamo un esempio: sei stato inserito in un gruppo di lavoro con obiettivi che reputi più grandi di te, e responsabilità che non volevi assumerti, ma non puoi tirarti indietro. Quindi devi fare buon viso a cattivo gioco, rinunciando ad esporti ed evitando così di assumerti il rischio dell’errore.

    Il flusso di lavoro s’inceppa, tu vieni sovraccaricato di impegno e non sai come fare.

    S’innesta la paura di non farcela. 

    La paura diventa una forma di ansia, rabbia, rancore a volte, nella ricerca di colpe da appioppare per giustificare la nostra situazione.

    Queste emozioni  provocano  sofferenza: tensione fisica, stress, incompatibilità con gli altri, repressione espressiva.

    Ma non puoi manifestare nulla.

    Hai bisogno del lavoro, non hai fiducia in te, non credi negli altri. 

    Nella tua testa hai già perso, gli scenari peggiori si fanno spazio.

    I pensieri di terrore iniziano a girare, vorticosi ed incessanti, il corpo si tende, non scarica et voilà: sei intrappolato.

    Benvenuto nella gabbia del criceto, tu e il tuo mal di testa quotidiano!

    Ma dov’è che il meccanismo può essere cambiato e la tensione trasformata in espressione?

    L’inversione di rotta può avvenire sempre.

    La cosa divertente è che la porta della gabbia è sempre aperta, ci siamo entrati da soli senza sforzo e allo stesso modo possiamo uscirne.

    Possiamo agire su più fronti:

    • a livello fisico
    • a livello mentale
    • a livello emotivo/spirituale

    Ritrova la forza nel corpo 

    1.Depuriamoci dalle scorie

    In questo processo l’acqua ha un ruolo importante e berne la giusta quantità è fondamentale. Il nostro corpo, infatti, è fatto circa all’80% di acqua.

    2. Rivolgiamo l’attenzione al respiro

    Esso è fondamentale per la nostra vita. È alla base di molte discipline e tecniche come la yoga. La respirazione emana grandi benefici sia sul corpo sia sulla mente. Il respiro aiuta a sciogliere le tensioni e a far fluire meglio l’energia.

    3. Alimentazione 

    Ha un ruolo determinante nel sostegno all’energia personale.

    La tecnica migliore è seguire cibi di stagione vitali e con meno trasformazioni. La frequenza vibratoria del cibo è qualcosa che, se vitale e sano, contamina la nostra stessa frequenza aumentando la nostra energia. Il cibo è energia. Noi siamo ciò che mangiamo.

    4. Movimento

    Il movimento è una delle funzioni organiche più importanti .

    La vita stessa dell’uomo si manifesta attraverso il movimento, sia quando ci spostiamo nello spazio (camminando, correndo, saltando…) che quando provvediamo a bisogni essenziali quali il mangiare, bere, respirare o espletare le nostre necessità corporali.

    Attività come camminare e praticare yoga sostengono la linfa vitale e le energie del corpo.

    Ritrova la forza nella mente

    1.Consapevolezza: stabilite un limite fino al quale potete arrivare ogni giorno

    Un errore che facciamo molto spesso è quello di riempire la nostra agenda di attività. Passiamo la giornata a stilare elenchi di impegni. Forse è arrivato il momento di stabilire un limite: “Non mi preoccupo di ciò che non è importante”, “Non mi lascio influenzare da questo o da quello”, “Non lascio che quella persona continui a disturbarmi”, “Alle 18 finisco di lavorare e mi riposo”, ecc.

    2. Iniziate e finite la giornata nello stesso modo: con calma

    Può sembrare una sciocchezza, ma un gesto così semplice come alzarsi mezz’ora prima e godersi un momento di silenzio, relax, può aiutarvi ad affrontare la giornata in modo più equilibrato. Un’abitudine che sarebbe bene ripetere anche alla fine della giornata: ricordatevi di rilassarvi e regalarvi del tempo per voi, due ore prima di andare a dormire.

    La nostra felicità dipende da noi. È il nostro stato naturale, non permettiamo alla mente di offuscarla.

    Ritrova la forza nelle emozioni e nello spirito

    1.Meditazione e mindfulness

    Tecniche collaudate sono applicate a qualsiasi livello per sostenere il rendimento: in azienda, nello sport, nel sociale.

    Possiamo iniziare affidandoci alla meditazione e alla mindfulness: tecniche profonde che ci permettono di smontare le nostre credenze limitanti e ci stimolano ad attivare le nostre credenze performanti.

    2. Visualizzazione e immaginazione

    Il pensiero creativo ed intuitivo, che accede alla bellezza delle immagini e non lascia spazio ad attività cognitiva, è una reale sorgente di forza vitale.

    Quante volte ti soffermi ad immaginare come vorresti la tua giornata, riempiendo di dettagli ogni singolo momento, utilizzando anche la fantasia di colori, suoni dettagli fuori dall’ordinario ma che attivano energie leggere ed assopite? 

    ENERGYOGANT

    Il metodo Energyogant concreto e misurabile, ha come intento il miglioramento e il sostegno dell’energia personale anche nei momenti di alto impatto lavorativo.

    E’ suddiviso in 4 macro aree all’interno delle quali vengono forniti strumenti e feedback per sviluppare energia, creatività, concentrazione e vitalità nel singolo, migliorando il  benessere organizzativo.

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