Come evitare che la performance diventi una distrazione e ritrovare direzione nel lavoro
Viviamo in un’epoca dove il successo è più accessibile che mai — ruoli, riconoscimenti, KPI, promozioni. Ma in parallelo, cresce un fenomeno meno visibile, ma potentissimo: la crisi di direzione.
Nel mio lavoro quotidiano con manager, executive e direttori HR, osservo con sempre maggiore frequenza un paradosso silenzioso: più saliamo di livello, più rischiamo di perderci nel fare, dimenticando il perché.
Quando la prestazione diventa una distrazione
Molti professionisti raggiungono gli obiettivi che si erano prefissati, eppure, al picco della loro carriera, mi confessano:
- “Mi manca il senso, anche se ho tutto.”
- “Mi sento disconnesso da ciò che faccio.”
- “Sono stanco, ma è una stanchezza diversa.”
Non è burnout nel senso classico. È qualcosa di più sottile: è affaticamento dell’anima, disconnessione tra identità e azione. È la conseguenza di anni passati a rincorrere risultati, senza fermarsi mai a chiedersi:
“Sto andando nella direzione giusta?”
Questa domanda, apparentemente semplice, è oggi una delle più importanti competenze di leadership consapevole.
Lo scopo aziendale: la leva strategica più trascurata
Le aziende più evolute stanno comprendendo che lo scopo non è solo una dichiarazione ispirazionale sulla pagina “Chi siamo” del sito. È una leva concreta di engagement, performance e retention.
Studi McKinsey, Deloitte e Harvard Business Review confermano che le aziende guidate da uno scopo (purpose-driven organizations):
- trattengono talenti con più efficacia
- innovano più velocemente
- generano valore sostenibile nel tempo
Ma cos’è davvero uno scopo aziendale autentico?
È quella ragione d’essere che va oltre il profitto. È il “perché esistiamo” che motiva le persone a dare il meglio, non solo a fare il minimo.
Cultura organizzativa: cosa accade quando manca lo scopo
Quando manca uno scopo condiviso, anche le culture aziendali più solide iniziano a mostrare crepe. Ecco i segnali più evidenti che incontro nelle organizzazioni:
- Crescita quantitativa, ma calo dell’entusiasmo.
- KPI raggiunti, ma scarsa motivazione.
- “Benessere aziendale” formale, ma assenza di spazi per la riflessione, la visione, il dialogo.
La cultura si raffredda. Le persone si scollegano. Il turnover aumenta.
Una direzione HR attenta sa leggere questi segnali e sa che il vero benessere non si costruisce con una palestra aziendale, ma con spazi di senso e ascolto reale.
Leadership consapevole: la nuova frontiera dell’efficacia manageriale
Essere leader oggi non significa solo raggiungere obiettivi, ma guidare un sistema complesso fatto di persone, valori e direzioni.
Il leader efficace:
- coltiva la consapevolezza di sé
- promuove una cultura del perché
- aiuta il team a costruire significato, non solo performance
Non è più tempo per capi. È tempo di guide.
Le tre domande strategiche
Durante i percorsi che conduco in azienda, utilizzo spesso tre domande che hanno la forza di rimettere in asse le priorità, anche nei contesti più performanti:
- Cosa sto costruendo, che vada oltre il risultato?
Qual è l’impronta che lascio con ciò che faccio? - Chi sto diventando, mentre lavoro?
Qual è il prezzo identitario che sto pagando per mantenere il mio ruolo? - Cosa voglio lasciare, quando questo ciclo sarà finito?
Cosa resterà di me, oltre la mia job description?
Sono domande semplici, ma non banali. Non servono risposte perfette.
Servono risposte autentiche.
Maschile e femminile: l’equilibrio dimenticato nella leadership aziendale
Ritrovare uno scopo nel lavoro non è solo una questione strategica.
È anche una questione interiore, di integrazione delle nostre parti più profonde.
Ogni leader — uomo o donna — porta dentro di sé due energie complementari, spesso in conflitto nel contesto aziendale:
- L’energia maschile: orientata all’azione, al controllo, al risultato, alla struttura.
- L’energia femminile: orientata all’ascolto, all’intuizione, alla relazione, alla cura.
Nel mondo organizzativo, per decenni abbiamo premiato quasi esclusivamente la prima.
Ma oggi le aziende hanno un disperato bisogno di entrambe.
Un leadership sana, coerente e sostenibile non può più permettersi di escludere la dimensione del sentire, del rallentare, del creare spazio.
Così come non può rinunciare a visione, direzione e determinazione.
Maschile e femminile non sono generi. Sono forze interiori. E ogni leader consapevole è chiamato a integrarle.
Solo così possiamo passare:
- dal controllo alla presenza,
- dalla performance cieca alla visione significativa,
- dalla reazione alla risposta autentica.
Questo tipo di leadership non solo produce risultati più sostenibili.
Genera trasformazione. Dentro e fuori.
Conclusione: dal fare al sentire, dal risultato al significato
Il vero rischio non è fallire.
È avere successo nella direzione sbagliata.
Desiderare crescita, comfort, riconoscimento è legittimo. Ma se lo facciamo per non sentire ciò che manca, ci stiamo solo anestetizzando.
👉 Senza scopo, si sopravvive. Con uno scopo, si vive.
Quando un’organizzazione ritrova il proprio “perché”, tutto cambia:
- Le persone si riattivano.
- I team si ricompattano.
- La leadership si umanizza.
E allora il lavoro non è più solo prestazione.
Diventa espressione.
Non è più una corsa.
Diventa un cammino con direzione.
“Non si tratta di diventare leader perfetti.
Si tratta di diventare leader integri.”
Scopri di più nel nostro prossimo webinar gratuito
“Maschile e femminile in azienda: di quale leadership abbiamo bisogno?”
Un incontro aperto a HR, manager, coach e imprenditori per esplorare insieme:
- Cosa significa integrare il maschile e femminile nella propria leadership
- Perché questo equilibrio è cruciale per le organizzazioni di oggi
- Come costruire culture aziendali che accolgano entrambe le energie
- Strumenti pratici per applicarlo nella vita professionale
📅 Data: 29 maggio 2025
⏰ Ora: dalle 12 alle 13
📍 Online – Zoom
Contattami direttamente per avere il linkZoom
Simona 3387438166 / s.santiani@myhara.it
Porta il senso nella tua organizzazione
Se sei un HR Director, un CEO o un team leader e senti il bisogno di riportare il senso al centro della tua cultura aziendale, possiamo lavorarci insieme.
Scrivimi per esplorare percorsi individuali o di team.
Oppure condividi questo articolo con chi sta guidando oggi — con coraggio, o con fatica — il cambiamento.
No Comments