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  • Il metodo

    Da team a “team sublime” c’è di mezzo…l’armonia consapevole

    Dopo complementarietà e rispetto è il momento di introdurre il terzo ingrediente del team sublime: l’armonia consapevole.  Se ti sei perso gli articoli precedenti li puoi trovare qui:

    Mi sono sentita attratta e, nello stesso tempo, in soggezione all’idea di riflettere su un concetto elevatissimo, per non dire davvero “sublime”, peraltro strettamente correlato alla bellezza.

    Da quale prospettiva scrivere di armonia nel business? Chi sono io e, soprattutto, quanta consapevolezza c’è tra le persone in azienda, sul significato autentico di armonia.

    La parola “armonia” deriva dal greco,la radice ar- indica unione, disposizione, proporzione, derivante, da armozein connettere, collegare.

    Non è solo una concordia emozionale ed intima; non solo un’unità di intenti, un’alleanza; non solo una proporzione raffinata, una disposizione accurata, l’armonia è l’incastro perfetto di travi che assembla uno scafo completo, uno scafo che ha un fine: muoversi in mare.

    Inoltre  la parola “armonia” ci richiama inevitabilmente alla musica.

    Pitagorici e lo stesso Pitagora definivano il mondo come ‘quadruplice armonia’: armonia degli archi e della corda, del corpo e dell’anima, dello stato, del cielo stellato.

    L’armonia del mondo era intesa come armonia musicale. Il pensiero greco individua nell’armonia la discordia, legge in essa una ‘sinfonia’ di elementi contrastanti.

    (Vi invito ad ascoltare questi brani durante la lettura di questo articolo per sperimentare l’armonia.

    Filolao, filosofo, astronomo e matematico greco antico, afferma «l’armonia si genera dai contrasti, infatti l’armonia è fusione del molteplice e concordia del discorde».

    Damone, matematico e politico pitagorico del V secolo, indicava nella musica il pilastro principale dello Stato e riteneva che questa contribuisse alla formazione dello spirito trasmettendo la nozione della virtù e della stabilità politica. 

    Platone mette in relazione la musica con la vita della comunità, affermando che la musica è la salvezza della polis.

    Archita, pitagorico tarantino del IV secolo, individuò l’essenza dell’anima individuale e dell’anima del mondo nei toni musicali e fissò le leggi fisiche su cui si fondava quest’arte;

    Basandosi sugli studi di Archita, Platone mostra come

    • il concetto musicale dell’armonia del mondo
    • il concetto fisico della regolarità del cosmo,
    • il concetto religioso dell’esistenza di un’anima del mondo 

    siano fusi insieme: poiché l’anima è la causa della vita, la quale si manifesta con movimenti regolari e ordinati tutti tesi ad un fine particolare, l’anima del mondo costituisce il principio del movimento ordinato dell’Universo ed è garante dell’ordine dei cieli, della perfezione fisica e astronomica dell’universo, della bellezza del creato. 

    Armonia consapevole quindi come diversità che però mantiene i collegamenti tra le parti.

    L’essenza della diversity and inclusion è l’armonia consapevole

    Quanto siamo vicini o lontani da questa armonia?

    Durante il nostro focus group una partecipante ha condiviso come, nel suo team ha scelto consapevolmente di trascorrere del tempo, fuori dai tempi lavorativi regolari, con una nuova manager “straniera” affidatale, che non parlava italiano e che era a Milano da poco tempo. Per poterla conoscere meglio, dato il poco tempo sempre a disposizione, ha scelto di portarla con sé per qualche giorno, durante un viaggio di lavoro, anche se lei non era propriamente “necessaria”, di uscire più volte a cena con lei, di ascoltare la sua storia, di “entrare nella sua vita” in punta di piedi e scoprire le sue passioni e i suoi desideri. 

    Il risultato è avere oggi nel team una donna motivata, di contributo, che con la sua cultura e mentalità così differente porta stimoli e ricchezza nel team. 

    Esercizio:

    Puoi fare qualcosa di simile nel tuo team? Quale collega potresti conoscere meglio facendogli un’intervista approfondita, dove ti impegni ad ascoltare tutto ciò che lo riguarda fuori dall’ambito lavorativo?

    L’ascolto non basta per creare armonia consapevole

    Il valore dell’ascolto però va oltre le parole: non c’è un vero ascolto se quello che abbiamo detto o ascoltato, non suscita anche un movimento interiore.  Non ci basta essere ascoltati, desideriamo anche venire sentiti.

    Ripensando all’armonia musicale nel team sublime è necessario che ogni strumento coinvolto segua una serie di regole che gli consentono di abbandonare la sua linea di produzione individuale, spostandola su un pentagramma condiviso. È questo il processo che permette la realizzazione di quel prodotto piacevole e coinvolgente per l’orecchio, che un semplice accostamento di suoni non può offrire. 

    Spesso, all’interno di un team aziendale manca quel concetto di armonia consapevole che serve a distogliere l’attenzione dalle prestazioni individuali, spostandola all’attività collaborativa. Lavorare insieme in maniera armoniosa, infatti, significa mettere in moto un meccanismo in cui l’ordine e il rapporto tra le parti è perfettamente in equilibrio.

    Nell’armonia musicale, il movimento dei suoni è indirizzato da regole, che fanno in modo che ogni nota segua la giusta direzione, producendo la sonorità corretta. 

    In un team, la direzione strategica spinge i singoli individui, con i propri talenti, a muoversi nella giusta direzione, facendo in modo che ogni singolo lavoro venga concatenato a un altro, dando un senso compiuto nella lettura d’insieme. 

    Diventano tanti i fattori che concorrono a creare armonia consapevole. Sicuramente ci sono 2 piani distinti: l’armonia dell’individuo e l’armonia del gruppo e l’azienda oggi non può prescindere da entrambi. Ma quando si crea armonia nel gruppo, il gruppo è più intelligente di ciascuno dei suoi membri. E l’armonia diventa contagiosa.

    D’altro canto quando andiamo a misurare l’armonia al nostro interno, spingendoci nella penombra dei nostri stati d’animo, scopriamo quanto una vita armonica corrisponda, in larga misura, a una vita felice.

    Joachim Retzbach, in proposito, mette in fila quattro elementi che portano a un’esistenza felice: 

    1. pensare che ciò che facciamo non sia irrilevante, 
    2. sentire di avere un posto nel mondo, 
    3. conoscere i nostri obiettivi 
    4. perseguirli con coerenza.

    “Le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che è compito dell’uomo scoprire per il bene dell’uomo stesso e la gloria del Creatore.” Mendel

    Ma quindi che cos’è l’armonia cosapevole?

    Ti propongo una storia che sono certa ci aiuti a comprendere:

    “C’era una volta un re che offrì un gran premio a quell’artista che avesse saputo captare in una pittura la pace e l’armonia perfetta. Molti artisti lo tentarono. Il re osservò ed ammirò tutte le pitture, ma solamente due gli piacquero realmente e fra quelle dovette scegliere.
    La prima era un lago molto tranquillo: uno specchio perfetto nel quale si riflettevano alcune montagne che lo circondavano. Su questi, un cielo molto azzurro con tenui nuvole bianche.
    Tutte le persone che guardarono la prima pittura pensarono che rappresentasse l’armonia perfetta. La seconda pittura invece rappresentava montagne, ma queste erano scabrose e prive di vegetazione. Su di esse, un cielo tempestoso dal quale cadeva un impetuoso acquazzone con lampi e tuoni.
    Sotto la montagna sembrava di udire rimbombare l’acqua di uno spumeggiante torrente. Niente di pacifico in tutto ciò.
    Ma quando il Re osservò accuratamente, si accorse che dietro la cascata c’era un delicato arbusto cresciuto in un anfratto della roccia.
    In questo arbusto si scorgeva un nido.
    Lì, in mezzo allo scroscio della violenta cascata, era posato placidamente un uccellino dentro al suo nido. Il Re non ebbe più esitazioni e scelse questa pittura e spiegò:

    “Armonia non significa un luogo senza rumori, senza problemi, senza duro lavoro o senza dolore.
    Armonia significa che, nonostante ci si trovi in mezzo a tutte queste realtà, esiste calma e serenità dentro il nostro cuore. “
    Questo è il significato dell’Armonia e ne abbiamo un bisogno profondo.
    L ’Armonia è comunque uno degli ingredienti  principali, alla base del nostro vivere ed essa non dipende dall’esterno, bensì da quello che portiamo nell’intimo, nel profondo del nostro essere.
    Ogni giorno ci sono ostacoli, situazioni dinamicamente intense, problemi e difficoltà da affrontare e risolvere e spesso ci si lascia assalire dall’ansia, dalla pesantezza del momento e ci si carica più del dovuto di ulteriori  pensieri, che sicuramente non aiutano a sciogliere la matassa, già intricata di suo.

    Pensare quindi di riuscire ad adempiere alle stesse cose, con maggiore calma e serenità, ad alcune persone sembra impossibile, non solo: diventa fonte di ulteriori complicazioni interiori, perché la sola idea fa scattare un senso di impotenza, di inadeguatezza.
    Al contrario riuscire a farlo è molto più semplice di quanto si possa credere: si può conservare serenità e armonia consapevole, per poter risolvere tutto senza cadere nella disperazione, né colpire gli altri con l’impazienza o con l’ira, senza esaltarsi o deprimersi, trovando soluzioni attraverso una riflessione accurata: senza ingrandire né minimizzare i problemi.
    Il primo passo per invitarla a far parte della nostra vita è sicuramente  il “vivere nel qui e ora”.

    Esercizio: Visualizzazione della montagna:

    “Trasformandoci in una montagna, nella nostra meditazione, possiamo penetrare nella sua forza e stabilità e farle nostre, usando le sue energie a sostegno dei nostri sforzi, intesi ad affrontare ogni momento con consapevolezza, equanimità, armonia e chiarezza“. Jhon Kabat Zinn

    Se sei interessato ad approfondire questo tema, o sei alla ricerca di un supporto, puoi contattarci e saremo felici di poterti accompagnare nello sviluppo del benessere organizzativo e dello sviluppo umano in azienda, attraverso il metodo Energyogant di myHARA, concreto e misurabile.

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